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Coni Lazio. I Magnifici 19 del Premio Coni Lazio 2013

Carmine Della Corte

 

Nessuno ha avuto il coraggio di chiederglielo per timore che lo facesse per davvero. Che cosa? Beh, per esempio planare sul palazzo della Regione Lazio con l’inseparabile paracadute (come la Regina Elisabetta nel video di apertura della Olimpiadi di Londra, anche se in questo caso non si sarebbe trattato di un fake), e ritirare così il premio Coni Lazio che la Commissione gli aveva assegnato; il riconoscimento speciale intitolato a Cosimo Impronta. Carmine Della Corte non è certo uno che si fa crescere l’erba sotto i piedi, anche perché è più il tempo che sta in aria. Diecimila i lanci all’attivo e di questi ben 400 sulla Capitale, in occasione di tante manifestazioni negli ultimi 20 anni: dai festeggiamenti per il centenario della Polisportiva Lazio, con 25.000 spettatori dentro lo stadio, tutti col naso all’insù, al ParaShow, manifestazione che dal 2004  ha per palcoscenico i marmi dell’impianto progettato da Del Debbio, pensata per avvicinare il grande pubblico al paracadutismo. Presidente regionale dell’Aeroclub d’Italia nel 2001, primo di 8 fratelli tutti paracadutisti, grazie al suo intervento è stato rimesso in piedi lo storico aeroporto di Aquino, abbandonato da oltre 15 anni. Nel 2012 ha riportato la Lazio Paracadutismo a Roma, aprendo la scuola presso l’aeroporto di Roma Urbe. L’anno successivo, a novembre, ha incantato gli oltre 5000 studenti di Emozione Olimpico, atterrando all’interno dello stadio dopo aver volteggiato a lungo insieme ai suoi sodali, tracciando scie tricolori durante la discesa finita al centro del prato. Commentatore di RaiSport, da 13 anni è il capitano della Nazionale di Paracadutismo di Formazioni a 8 elementi, con la quale si è esibito in Australia nel 1999, ai Mondiali in Australia e in Coppa del Mondo in Spagna nel 2002. (Foto Tedeschi: il presidente Viola consegna il premio Coni Lazio nelle mani della figlia di Carmine Della Corte, a sinistra, che osserva divertito)