
E’ andato in scena ieri l'ultimo atto della rassegna “Storie di Sport a Castel Sant’Angelo”, preceduto dalla proiezione del promo di Roma 2024 che sponsorizza la candidatura olimpica di Roma. In un'atmosfera di festa, che ha visto la partecipazione entusiastica di visitatori e addetti ai lavori, hanno prima preso la parola il Segretario Generale della FITA Angelo Cito e il Presidente Regionale Lazio (FITA) Massimiliano Campo, introducendo la serata dedicata al taekwondo, arte marziale coreana con un seguito numeroso di praticanti nel nostro Paese, mentre Riccardo Viola, presidente del CONI Lazio ringraziava il Polo Museale di Castel Sant’Angelo, che ha reso possibile l’iniziativa. E’ la prima volta che lo sport varca il portone del millenario museo di Adriano, e l’estate 2015 è stata caratterizzata da una serie di appuntamenti dove, tra storia e attualità, otto discipline sportive hanno scelto di raccontarsi e presentarsi al pubblico in un palcoscenico diverso e insolito da quello abituale. “Un esperimento messo su in fretta, e per questo suscettibile di revisione e miglioramenti, ma dal potenziale ancora tutto da scoprire” è la sintesi soddisfatta della direttrice Maria Piccarreta. “Abbiamo fatto conoscere uno dei monumenti più famosi del mondo a molti romani che finora l’avevano visto solo da un’auto in fila sul Lungotevere – è stata la chiosa del presidente Viola - questo è lo spot perfetto per Roma 2024”. La serata di ieri ha avuto il suo momento di happening quando Giancarlo Peris, l’ultimo tedoforo delle Olimpiadi del 1960, è salito sul palco nel momento in cui il video lo mostrava con la fiaccola in mano, accanto al braciere, quel 25 agosto del 1960 (“un privilegio che mi conquistai vincendo i campionati studenteschi di corsa campestre”) e si è scaldata con l’ingresso dell'oro Olimpico a Londra 2012 Carlo Molfetta, accompagnato dall’intera Nazionale di Taekwondo. “Se penso ancora a quel combattimento? Certo, e in alcuni momenti non mi sembra ancora vero. Ma se non mi ripeterò a Rio non sarà un fallimento” ha chiarito “il Lupo” “perché una vittoria olimpica è frutto di una combinazione di fattori, un’alchimia molto difficle”. Molto apprezzata anche la squadra regionale del Lazio vincitrice dell'Olympic Dream Cup, che si è esibita in chiusura di serata attirando amanti del Taekwondo e curiosi che si sono radunati sulle terrazze del Castello per seguirne l'esibizione.

Avrà luogo a Roma, per la prima volta in Italia, l'ottava edizione del campionato mondiale di Shuttlecock disciplina cinese simile al Badminton che si sta diffondendo il tutto il mondo. Dodici rappresentative nazionali(Austria, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, India, Italia, Macao, Mongolia, Taipei, Ungheria, Vietnam) si affronteranno dal 2 al 5 settembre 2015 nelle discipline del singolo, doppio, triplo maschile e femminile e nel doppio misto presso l'Istituto di Istruzione Superiore "Pertini Falcone" (Via Lentini, 78) a Roma.
Durante la kermesse sportiva, che avrà un prologo nel pomeriggio di oggi a Castel Sant'Angelo con i giocatori di alcune squadre presenti, si svolgeranno inoltre delle esibizioni di Shuttlecock freestyle finalizzate alla promozione della raccolta fondi "Dai un calcio alla povertà" a favore di Save the Children Italia onlus e della sua campagna internazionale "EveryOne" per combattere la mortalità infantile (www.everyone.it).
Il campionato mondiale è promosso dalla Federazione Italiana Shuttlecock (www.fishu.it) in collaborazione con l'International Shuttlecock Federation e la Shuttlecock Federation of Europe. Tra i partner istituzionali figurano la Regione Lazio (Assessorato politiche sociali e sport), l'Assessorato alla qualità della vita, sport e benessere di Roma Capitale, l'Unione Sportiva Acli di Roma, il Coni Lazio,l'Universtià "Tor Vergata" di Roma (Facoltà di Scienze Motorie) e SportLab, associazione sportiva dilettantistica.
Lo Shuttlecock è uno antichissimo sport cinese (V sec. a.C). Appartiene alla famiglia del Badminton per l'uso di un volano come strumento da gioco e per la struttura del campo, ma si distingue da questa disciplina olimpica dal momento che il volano può essere lanciato esclusivamente con i piedi, toccato con alcune parti del corpo come petto, spalle, testa ma non con le mani.
Lo scopo del gioco è dunque quello di lanciare, palleggiare e destreggiarsi con lo Shuttlecock evitando che esso tocchi terra. Il suo nome significa semplicemente "calcio volano" e si narra che sia un'evoluzione del "cuju", un gioco simile al calcio, ai tempi utilizzato come addestramento militare. Così in un comunicato l'Us Acli di Roma, ente cui fa capo la disciplina.

La Pro Roma bissa il successo europeo del 2013 conquistando la Super Cup, torneo nato nel 2012 che raggruppa le squadre partecipanti alla Coppa Campioni e alla Coppa delle Coppe. La compagine del manager Massimo Vergara Caffarelli (premio CONI Lazio nel 2014 per il primo titolo europeo con i Lupi), è stata protagonista di una marcia trionfale fin dal girone eliminatorio, dove si è sbarazzata nell’ordine dei croati del Medvedi (8-1), dei cechi del Tempo Praga (3-1), dei danesi del Vikings (7-0), degli olandesi dell’Adegeest (10-2) e dell’altra formazione ceca degli Hippos (11-0). Una volta chiuso il girone eliminatorio a punteggio pieno, non è cambiato il registro dei romani che nei play off si sono sbarazzati (7-0) dei cechi dello Spectrum, per poi incontrare i Beavers nei quarti (8-1 il risultato finale). Quindi ancora un facile successo contro i belgi del Braves nella semifinale diretta (9-0 con 19 strike-out di Sebastian Gervasutti), che ha permesso ai nostri l’accesso alla finale dove, un po’ a sorpresa, hanno ritrovato la squadra belga che nella semifinale di recupero aveva superato i danesi dell’Hurricanes, detentori dei titolo. Quasi una formalità per la Pro Roma, che con il punteggio di 7-0 al sesto inning mette fine all’incontro e solleva la coppa.

Con il Taekwondo, in programma stasera alle 21.30, si chiude la rassegna “Storie di Sport a Castel Sant’Angelo”. Otto appuntamenti iniziati il 7 luglio, organizzati dal Polo Museale e dal CONI Lazio con la collaborazione delle Federazioni di Ginnastica, Badminton, Tennis, Scherma, Danza sportiva, Tiro con l’Arco, Arti marziali e appunto Taekwondo, che hanno fatto conoscere ai visitatori del mausoleo di Adriano, grazie a filmati ed esibizioni, passato e presente di una serie di discipline sportive, in un contesto completamente nuovo e diverso. Torna il connubio tra sport e cultura, attraverso la Storia e in chiave della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, come illustrato anche dal promo realizzato dal Comitato per Roma 2024, proiettato nel corso degli appuntamenti al Castello. E restando in chiave olimpica, stasera saranno presenti l’oro di Londra 2012 Carlo Molfetta (nella foto), insieme alla squadra olimpica formata da Leonardo Basile, Roberto Botta, Erica Nicoli e Giancarlo Peris, ultimo tedoforo di Roma 1960.

Si è chiuso a Civitanova Marche il Campionato Italiano assoluto di vela d’altura-Delta motors cup, evento organizzato dal Club Vela Portocivitanova su delega della Federazione italiana vela e dell’Unione vela d’altura italiana. Protagonisti della manifestazione, l’Arya 415 Duvetica Grey Goose di Sergio Quirino Valente e il Farr 30 Mummy One di Alessio Querin, che si sono imposti nelle due classifiche overall del Gruppo A e del Gruppo B, aggiudicandosi i titoli Italiani (e relativi Trofei Delta Motors Cup) rispettivamente in Classe 1 Crociera/Regata (per Duvetica è il terzo successo negli ultimi tre anni) e in Classe 3-4 Regata. Gli altri tre titoli sono invece andati al TP 52 Hurakan di Marco Serafini per la Classe A Regata, al Grand Soleil 39 Morgan IV di Nicola De Gemmis per la Classe 2 Crociera/Regata e all’X-35 Extrema di Fabio Emiliani per la Classe 3 Crociera/Regata. L'imbarcazione laziale Vismara 34 “Vlag”, dell'armatore Luca Baldino e rappresentante il Circolo nautico Caposele, ha conquistato il “Trofeo Tre Mari”, assegnato dall'Uvai (Unione vela d’altura italiana) alle migliori imbarcazioni tra i qualificati delle specifiche manifestazioni.