
Si è svolta ieri a Bath, Gran Bretagna, la finale femminile del Campionato Europeo Senior 2015, l’evento più atteso della stagione per le atlete continentali. Oggi, infatti, oltre alle medaglie individuali e a squadre, sono state assegnate 8 carte olimpiche. Quattro le azzurre in gara: le tre atlete romane Lavinia Bonessio, Claudia Cesarini e Gloria Tocchi, e l’astigiana Alice Sotero.
La migliore delle azzurre è stata Alice Sotero, che ha chiuso al 9° posto con 1324 punti conquistando il pass per i Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016. Oltre all’impresa che le varrà la prima partecipazione olimpica, la 24enne astigiana in forze alla Junior Pentathlon Asti ha contribuito insieme a Tocchi e Cesarini alla conquista del bronzo a squadre, centrato dalle tre azzurre con 3926 punti. Così le altre azzurre a livello individuale: Tocchi ha chiuso al 14° posto con 1306 punti, Cesarini al 16° posto con 1296 punti. Bonessio al 19° posto con 1288 punti.

Torna dopo la pausa di Ferragosto “Storie di Sport a Castel Sant’Angelo”, l’iniziativa di Coni Lazio e Polo Museale che ha caratterizzato l’estate romana con una serie di appuntamenti a carattere sportivo, storico, artistico e narrativo, come si conviene ad una location cosi prestigiosa. Otto in totale le Federazioni sportive che hanno deciso di accogliere l’invito del Comitato Regionale guidato da Riccardo Viola; dalla Ginnastica, che ha aperto la manifestazione il 7 luglio scorso, al Badminton, dal Tennis alla Scherma, dalla Danza sportiva al Tiro con l’Arco, i martedì sera del Castello si sono trasformati in altrettanti happening per i visitatori, che in questo modo hanno potuto godere, oltre che delle bellezze di uno dei simboli di Roma, di rappresentazioni in costume, esibizioni e storytelling, per un inedito e godibile mix tra lo sport praticato e quello raccontato. Un contesto perfetto anche per la proiezione del videoclip promozionale di Roma 2024, molto incentrato sulla "Grande Bellezza" di Roma, che il Comitato promotore per la candidatura della Capitale ai Giochi olimpici ha deciso di inserire nella scaletta. Domani, a partire dalle 21.30 e come di consueto nel Cortile di Alessandro VI e sulla Terrazza, dove verrà posizionato il grande tatami, sarà la volta del Judo, del Karate, della Lotta e delle Arti Marziali, penultima tappa prima di quella di martedi 1 settembre, che vedrà affidata al Taekwondo la chiusura della manifestazione.

Una salutare frescura, frutto del temporale pomeridiano abbattutosi sulla Capitale, ha accompagnato ieri sera il sesto appuntamento con "Storie di sport a Castel Sant'Angelo". Protagonista il Tiro con l'Arco, sport moderno e antichissimo strumento di guerra e di caccia. Talmente antico da essere raffigurato in molte pitture e incisioni rupestri; compagno fedele dei cacciatori del neolitico come l'Uomo del Similaun, la cui mummia è stata ritrovata proprio con un arco accanto. Tra storia e mito, la favola dell'arco si è dipanata, tra proiezioni e narrazioni, anche grazie alle compagnie storiche, che nei caratteristici costumi medievali, curati in ogni dettaglio, hanno fatto rivivere la giostra del Saracino, con il fantoccio del Moro a far da bersaglio.
Giovani promesse dell'arco azzurro, introdotte dalle suggestive immagini del promo di Roma 2024, si sono sfidate sulla inconsueta distanza di 15 metri nel cortile di Alessandro VI, centrando ripetutamente il bersaglio piccolo tra gli applausi del pubblico, che sulla terrazza ha potuto assistere anche alla prova con gli archi storici. Molto soddisfatto il presidente del Comitato Lazio della Fitarco Roberto Toderi: "L'Arco e il Castello sono il binomio perfetto - ha chiosato salutando i presenti - e siamo felici di aver colto l'occasione che ci è stata offerta dal CONI Lazio." "Una vetrina unica ci è stata messa a disposizione e noi di buon grado abbiamo girato l'invito alle federazioni sportive - ha scandito da parte sua il segretario del CONI Lazio Massimo Ferraese - lavoriamo di squadra perchè sport e cultura siano il marchio di fabbrica di Roma 2024." Prossimo appuntamento il 25 agosto con le Arti Marziali.

L'appuntamento è fissato martedi 11 agosto alle 21 e 30: per “Storie di sport a Castel Sant’Angelo” è arrivato il momento del tiro con l'arco. Per la cronaca si tratta del sesto “ritrovo sportivo-culturale” ideato dal Coni Lazio di comune accordo con le federazioni sportive e col Polo museale del Lazio. Presenti alla serata i presidenti di Coni Lazio e Federazione italiana tiro con l'arco Riccardo Viola e Roberto Toderi e il Segretario del Coni Lazio Massimo Ferrarese - e con loro alcuni testimonial della disciplina - la serata sarà suddivisa in una fase teorica, incorniciata nel Cortile di Alessandro VI da storia e aneddoti della disciplina, e da una parte pratica, con alcune dimostrazioni che andranno in scena ai Bastioni.
Scavalcata la pausa ferragostana, “Storie di sport a Castel Sant’Angelo” tornerà di nuovo in scena con gli ultimi due appuntamenti: il 25 agosto si riprenderà con judo, lotta, karate e arti marziali, mentre il primo giorno di settembre toccherà al taekwondo.

Quinto appuntamento estivo con “Storie di sport a Castel Sant'Angelo”, protagonista stavolta la danza sportiva. La serata - nata dalla collaborazione con il Polo Museale del Lazio e le federazioni sportive, realizzata con il patrocinio del Comune di Roma e coordinata dal Coni Lazio – si è sviluppata in due momenti: storico-istituzionale il primo, dimostrativo l'altro. Presenti il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, gli omologhi della Federazione italiana danza sportiva nazionale e regionale Cristian Zamblera e Donatello Fumia, e con loro l'Assessore allo sport della Regione Lazio Rita Visini e il presidente della Commissione sport Roma Capitale Svetlana Celli, è stata descritta e raccontata la storia di una federazione che annovera oltre centodiecimila tesserati. Crescita ed evoluzione della disciplina, aneddoti e amarcord, la Fids (Federazione italiana danza sportiva) è stata rappresentata sul palco allestito nel Cortile di Alessandro VI dalla maestra Marta Faiola, che ha letto il testo della danza sportiva mentre alle sue spalle scorrevano immagini di repertorio; poi dall'intervista con una delle coppie ultravincenti della disciplina, William Pino e Alessandra Bucciarelli, e da sei ballerini che con i loro passi hanno alternato i dialoghi di chi è salito sul palco: “rumba” per Luigi Francescangeli e Noemi Oriolesi, “cha cha cha” per Simone Giraldi e Sara Agus, “bachata” per Edoardo Parisi e Martina Pallucci.
Emozionanti le parole di Stefano Trella e Maria Teresa Pagliaroli, atleti non vedenti, e quelle di Daniela Vellucci, ipovedente, accompagnata dal compagno di pista Alberto Angelini: il racconto del loro “avvicinamento” allo sport e le sensazioni che provano in pista ha senza dubbio rappresentato un momento molto toccante di “Storie di sport a Castel Sant'Angelo”.
Al termine della prima parte di serata, il presidente Riccardo Viola ha consegnato alcune targhe di ringraziamento alle rappresentanti delle Istituzioni e ai presidenti, nazionale e regionale, della Fids; nel frattempo, ai Bastioni, si dava il “la” alla parte dimostrativa della serata. Una parte che ha concesso al pubblico l'opportunità di applaudire ragazze impegnate in più discipline: il “synchro modern”, la danza contemporanea, il “Caribean show dance”, il “modern contemporary”, la danza moderna e quella orientale, l'“Orienta folk”.
Il prossimo appuntamento è in programma l’11 agosto, protagonista il tiro con l’arco.