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News
21 Maggio 2015

Danza Sportiva. Anche due portacolori del Lazio convocati per i Campionati Europei Latin di Olomuc

Saranno ben 43 le coppie in gara nei Campionati Europei Latin della Professional Division, in programma ad Olomouc  il prossimo 23 maggio. Come di consueto quattro gli atleti azzurri che avranno l'opportunità di rappresentare la FIDS in questa trasferta nella Repubblica Ceca, che si preannuncia agguerritissima. Daniele Sargenti e Uliana Fomenko, Vice Campioni italiani PD agli Assoluti di Rimini e quarti nella ranking mondiale, che rappresentano i colori del Lazio, non nascondono la loro emozione per l'imminente trasferta, nonostante la loro rodatissima esperienza nelle competizioni internazionali: “ Negli ultimi tre anni in questi Europei, siamo sempre riusciti a conquistare un posto in finale, ci auguriamo quindi di confermare se non migliorare questo risultato”. Daniele e Uliana, ovviamente saranno affiancati dai Campioni italiani PD Latin in carica, Saverio Loria e Zeudi Zanetti. I due atleti che fanno coppia dal 2007, arriveranno ad Olomouc forti del Bronzo conquistato al Mondiale di Ostrava nel 2013  e cercheranno di strappare anche questa volta un posto in finale, rappresentando al meglio la Danza Sportiva italiana.

News
20 Maggio 2015

L’Intervista. Matteo Cavagnini, capitano del Santa Lucia Basket: “Innamorato di questo sport. Sarebbe bellissimo portare i nostri trofei all’Olimpico in occasione del derby.”

Con la vittoria nella doppia sfida con Cantù, il Santa Lucia Basket domenica scorsa, coronando una stagione ricca di soddisfazioni, ha conquistato il  21° scudetto della sua storia. Dopo Supercoppa e Coppa Italia, questo è il terzo trofeo che la squadra allenata da Carlo Di Giusto mette in bacheca nel 2015. Il successo dei gialloblù al Pianella di Cucciago è stato netto (72-52), a conferma della superiorità dimostrata dai romani negli ultimi scontri diretti con i brianzoli (5-0); ma l’aspetto nuovo, che ha caratterizzato la sfida, è stata senza dubbio l’incredibile cornice di pubblico, quasi 4.000 spettatori, che rappresenta un record per una gara al chiuso di uno sport paralimpico. “Devo dare atto alla Briantea che ha fatto un ottimo lavoro di marketing nell’organizzare la gara, a partire dalle scuole. Ma non sono stupito, a Cantù ho trascorso quattro anni e conosco bene sia la società che la gente, abituata a mangiare basket.” Inizia con i complimenti agli sconfitti il colloquio con Matteo Cavagnini, 40 anni dei quali gli ultimi sette trascorsi nella Capitale come capitano del Santa Lucia e della Nazionale. “Da ragazzo, a Brescia, giocavo a calcio e il mio sogno era diventare… Roberto Baggio. Oggi, a distanza di tanti anni, posso dire che questo sogno l’ho quasi realizzato, in un altro sport.” Del pallone a spicchi si è innamorato subito: “La cosa che più mi affascina è che un elemento come la forza, determinante in molte discipline, non è in cima alla lista della mia pallacanestro, dove intelligenza e tattica sono molto più decisivi.” Questo spiega la possibilità offerta dal regolamento di schierare anche delle donne? “ Noi ne abbiamo tre nel gruppo, ma si tratta solo in parte di una scelta tecnica. Altri club, come ad esempio la Briantea, hanno deciso di non seguire questa strada, ma qui è diverso. Lo sport elemento di riabilitazione, fisica e mentale, oltre che strumento per velocizzare i tempi di recupero, è la pietra angolare sulla quale poggia la filosofia e la pratica della Fondazione Santa Lucia. Al di là dei risultati sportivi, che sono sotto gli occhi di tutti, la ritengo un’opzione vincente. Senza contare che se non avessi avuto al mio fianco Laura (Morato, ndr), certo non avrei messo a segno 26 punti diventando MVP della finale.” A dispetto della spettacolarizzazione dell’evento e di una fisicità controllata, una partita di basket in carrozzina sembra quasi una sfida a scacchi, dove la disabilità di ognuno viene sommata fino a raggiungere una quota massima, e dove l’abbattimento dell’handicap femminile è diverso da quello maschile: “E’ la trovata geniale di una disciplina che in questa maniera non lascia fuori nessuno – rimarca il concetto Matteo – perché, nel corso di una gara, chiunque può servire per compensare gli equilibri in campo. Una soluzione che è stata la carta vincente del Santa Lucia domenica scorsa.” L’attaccamento alla maglia del capitano è un altro elemento che traspare più volte. “Roma è straordinaria e ritengo la FSL un polo di eccellenza italiano e forse europeo. Per questo quando si parla del futuro di questa società, cerco sempre di pensare positivo, pur senza dimenticare i problemi che assillano questa istituzione, come tante altre nel nostro Paese. La politica dovrebbe cercare di capirne l’importanza e salvaguardarla perché alla fine si tratta di un bene comune.” Una raccomandazione finale: “Siamo in pieno “clima derby”, e stavolta il calcio potrebbe dare una mano anche a noi, alla visibilità di una società vincente e troppo spesso ignorata. Sarebbe bellissimo poter esporre i nostri tre trofei stagionali, il nostro triplete all’Olimpico, in occasione della partita.” (la foto è tratta dal sito del Basket Santa Lucia)

News
20 Maggio 2015

Calcio. L’unione fa la forza nel d-day del Vi.Va. calcio

«E’ un vero piacere trovarmi qui, nella casa del Vi.Va. calcio, un club che ha unito le forze di due paesi vicini, Vallerano e Vignanello, in un momento in cui altre identità puntano a dividersi, dando vita a società sportive più piccole». E’ quanto ha dichiarato a margine della svelatura della targa dedicata a Patrizia Potenza il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, che ha vissuto insieme al suo staff una giornata di sport forse diversa dai consueti stereotipi ma certamente unica nel suo essere. Perché da  lo stadio “Comunale” di Vignanello avrà una tribuna intitolata alla signora Patrizia Potenza, scomparsa ad appena 45 anni, e una targa apposta all’ingresso degli spalti ricorderà per sempre chi non c’è più complice il male del secolo, un cancro. «Ricordiamo una persona cara alla comunità locale» ha dichiarato dal canto suo il sindaco di Vignanello Vincenzo Grasselli, mentre Angelo Pacelli, assessore al bilancio di Vallerano, ha descritto la sua emozione spiegando che al posto della targa avrebbe preferito vedere Patrizia Potenza sulle gradinate dello stadio vignanellese. La targa, coperta fino a un attimo prima da una bandiera del Vi.Va. calcio, ha rappresentato il momento più toccante della giornata di sport vissuta sotto l’egida del Coni Lazio, del Vi.Va. calcio e delle istituzioni locali, che già nell’arco della mattinata si erano confrontate con gli studenti delle scuole medie di Vallerano, Vignanello e Canepina e con quelli delle prime due classi superiori del liceo artistico di Vignnello su tempi fondamentali per lo sport, fra questi la lotta al doping e il rispetto delle regole.
Nel pomeriggio, oltre alla intitolazione della tribuna a Patrizia Potenza, sono stati premiati vincitori e vinti del memorial Potenza e tre simboli del volontariato nel rapporto con il Vi.Va. calcio: il giornalista Nicola Piermartini, il webmaster Federico De Alessandris e la Sportconsult. Presenti al d-day del Vi.Va. calcio anche il presidente Aiac di Viterbo Otello Settimi, accompagnato dal consigliere Massimo Zucchi, il presidente dell’Assoallenatori Lazio Sergio Roticiani e gli allenatori del Vi.Va. calcio, dalla prima squadra ai primi calci. Nell’ordine Gianni Patrizi (prima squadra), Stefano Costantini (juniores), Marco Feriozzi (allievi), Sandro Cioccolini (giovanissimi), Marco Fornicoli (esordienti), Alessandro Mastrangeli (pulcini), Enrico Mastrangeli (pulcini), Emiliano Morelli (pulcini), Marco Manfredi (primi calci), Giancarlo Ceccarelli e Franco Chiricozzi (responsabile del settore giovanile).

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19 Maggio 2015

Promozione Frosinone. Le congratulazioni di Viola al Presidente gialloblu Stirpe

Caro Presidente, quando succede quello che è successo a Frosinone, e al Frosinone, i media fanno spesso riferimento a un “sogno” che si realizza. Io credo invece che dietro questo sogno ci sia una magnifica realtà, e più in generale qualcosa di molto concreto.

Impegno, competenza, passione, spirito di sacrificio sono tutti ingredienti indispensabili per realizzare quello che un’intera provincia attendeva da decenni. Il prossimo campionato di serie A vedrà il Lazio rappresentato da tre formazioni; e questo, oltre a rappresentare un record di per sé, non può che essere preso come indice della buona salute di cui gode lo sport della nostra regione, che oltre al calcio conta alcuni poli d’eccellenza come la scherma, il rugby o anche il ciclismo, che proprio in questi giorni ha attraversato la Ciociaria con il Giro d’Italia.

Le faccio dunque i più vivi e sentiti complimenti per quanto Lei, il suo staff, i tecnici e soprattutto i giocatori, siete stati in grado di costruire e mi auguro di poterla incontrare presto. Riccardo VIOLA Presidente CONI Lazio (foto la repubblica.it)(foto

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18 Maggio 2015

CONI Lazio. Con "Derby è Amicizia" Lazio-Roma si gioca in anticipo

“Mi trovo tra due campioni che conosco bene, perché rappresentano due momenti della mia vita” – ha detto il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola introducendo “Derby è Amicizia”, iniziativa svoltasi stamattina con gli studenti dell’I.C. “Marta Russo”, moderata dal giornalista Guido D’Ubaldo, che ha letto in apertura un saluto del presidente del CONI Giovanni Malagò e alla presenza dell’assessore allo Sport e alla Scuola di Roma Capitale Paolo Masini . “Nela e la Roma rappresentano in qualche modo il passato, anche se la fede calcistica è tuttora viva – ha continuato Viola -  Pulici, che ho voluto nella giunta del CONI Lazio per la sua storia personale e sportiva, è invece il presente. Credo si tratti di un giusto equilibrio, ma a questo punto non chiedetemi pronostici sul derby, perché non potrei che scommettere su un pareggio – ha aggiunto, con la nonchalance di chi dimentica (ma non troppo), che il segno X favorirebbe i giallorossi nella corsa alla Champions League. Nel suo intervento, Paolo Masini ha voluto da parte sua rimarcare “l’importanza del gioco pulito, nella vita come nello sport” e come, a volte, “siamo noi adulti a imparare dai più giovani”.

Felice Pulici si è soffermato sul ruolo del portiere, che di undici giocatori in campo è “quello che non si può permettere l’errore”. “Un errore ci può stare – ha chiarito poi ai presenti – tutti ne commettiamo. Anche se in un derby sarebbe meglio evitarli.”  Nela ha raccontato invece la sua giornata-tipo di scolaro tredicenne, che divideva tra lo studio e la pizzeria del padre, dove non mancava di dare una mano. “In origine ero un attaccante – ha spiegato ai presenti – ma Liedohlm capì per primo le mie potenzialità di difensore, arretrandomi di volta in volta; prima centrocampista, poi mediano e infine terzino. Non che fossi troppo felice di un ruolo dove si doveva correre tutto il tempo, ma alla fine mi abituai.” Entrambi, poi, hanno sottolineato sollecitati dalle domande degli studenti su tutti i possibili paragoni tra le loro squadre e quelle di oggi, le enormi differenze tra il calcio attuale e quello di un tempo. “Le pressioni c’erano comunque – hanno concordato -  ma gli interessi che giravano intorno alle squadre allora erano certamente molto meno consistenti.” Questi incontri nelle scuole – ha concluso l’ex numero uno biancoceleste – spero siano utili a cancellare, in futuro, quelle forme di becero fanatismo che hanno accompagnato, e tuttora accompagnano, uno sport cosi bello. Chi ancora ripete slogan orribili su Paparelli (il tifoso rimasto ucciso per un razzo allo stadio nel 1979, ndr), spesso non sa neanche di cosa parla, perché allora non era neanche nato.”  Anche per questo, oggi, gli ex di Roma e Lazio si sono ritrovati nella scuola in nome di una rinnovata cultura sportiva. L’appuntamento verrà replicato venerdì 22 maggio all’I.C. “Fontanile Anagnino” al VII municipio. photogallery: http://lazio.coni.it/lazio/lazio/galleria-fotografica/lazio/derby-e-amicizia.html - video http://www.corrieredellosport.it/video/calcio/2015/05/18-114829/«Derby+è+amicizia»+insieme+con+Nela+e+Pulici

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