
La nostra regione si è imposta nella prima edizione del Trofeo delle Staffette svoltosi a Orvieto, manifestazione riservata alle categorie cadetti/e, Allievi/e e juniores. Il Lazio con 54,5 punti ha preceduto le formazioni della Toscana, fermatasi a 41, delle Marche (32), dell’Umbria (29,5) e dell’Abruzzo (18). Ein plain dei nostri portacolori nelle gare maschili della 4x100 con i cadetti (Luca Barbieri, Davide Campana, Mattia Di Panfilo, Mario Marchei), gli allievi (Andrea Ventura, Antonio Ciotti, Edoardo Lecce, Alessandro Albanese) e con la squadra juniores (Stefano Di Carlo, Gabriele Gargano, Francesco Rossi, Thomas Manfredi), che ha completato in 42.02 davanti a Toscana ed Umbria. Gli altri successi sono arrivati grazie alla 4x400 cadetti maschile, che si è poi ripetuta sulla distanza inconsueta della 4x800, e dalle atlete juniores femminili, che hanno messo il sigillo sulla 4x100 e 4x400, davanti a Toscana e Umbria. Alla fine è arrivata anche la vittoria delle cadette nella 4x800 che ha decretato il successo finale per il Lazio.

Una ricca rassegna fotografica sulle prime due settimane di Educamp nella Tuscia, svoltesi allo SMAM di Viterbo tra il 16 e il 27 giugno. La Scuola dei Marescialli dell’Aeronautica Militare ha ospitato un centinaio di partecipanti a questa V edizione dell’iniziativa che il Coni promuove con l’obiettivo di diffondere, attraverso la pratica sportiva, sia la crescita personale che il rapporto con gli altri. Senza dubbio il progetto Educamp non s’inquadra semplicemente nel contesto dei campi scuola tradizionalmente intesi, ma grazie all’opera di personale altamente specializzato, mira ad offrire un servizio di elevata valenza sociale alle famiglie, promuovendo attraverso l’attività motoria e fisica, la diffusione di valori come il rispetto dell’individualità del singolo, del gruppo e delle regole. Dopo una settimana di pausa, l’Educamp Viterbo riprenderà nella cornice silvestre dei monti Cimini per tre settimane fino al 25 luglio.

Il Lazio femminile conquista uno splendido bronzo al Trofeo delle Regioni-Kinderiadi, in programma in questi giorni in Basilicata. La selezione guidata da Stefano De Sisto ha concluso la grande kermesse giovanile con un risultato di grande livello, solo una sconfitta in tutta la rassegna, in semifinale con la Lombardia, per il resto tutte vittorie e affermazioni nette. Dopo aver perso la semifinale con le lombarde la compagine laziale si è tuffata di nuovo in campo, trovando energie mentali e fisiche. Nell'ultima sfida è arrivata un'altra vittoria, battuta la Toscana per 2-0 (21-14, 21-16) e gioia finale per tutte le protagoniste. Così, dopo il secondo posto dello scorso anno la nostra regione si conferma tra le migliori d'Italia. I maschi vanno invece alle finali dal 5° all’8° posto

Il tifo era tutto per lui, e Simone non ha deluso le migliaia di appassionati che domenica hanno seguito la 27^ edizione della Ciociarissima, “classica” tra le più amate nel panorama ciclistico del centro Italia. Storia, arte e territorio accompagnano i corridori lungo i 183 km di un percorso che origina e finisce a Sora, dopo aver attraversato i parchi del Liri e dell’Alvito, e che quest’anno valeva il Tricolore under 23. L’evento, promosso dall’AS Ciclisti Sorani, non ha tradito le aspettative della vigilia, dando vita a una gara incerta fino a quando, a 200 metri dal traguardo, Simone Sterbini ha tirato fuori lo spunto vincente bruciando il veneto Andreatta, uno dei favoriti alla partenza. A 48 ore di distanza dal trionfo, Simone non ha ancora smaltito la “sbornia”: “Non ho dormito. Come in un film mi tornavano in mente le immagini di domenica. Pensavo alla maglia e alle responsabilità che mi attendono. Ai miei genitori al traguardo, in lacrime. E poi all’abbraccio di tanta gente: amici, conoscenti, ma anche persone che non avevo mai visto. Tutti strafelici per la vittoria di un laziale.” Lui, che su queste strade ci è cresciuto: “tra me e la Ciociaria esiste un legame fortissimo. Qui ho iniziato, sotto la guida di Pierluigi Pettinari, che voglio ringraziare oggi insieme al mio attuale ds alla Palazzago, Olivano Locatelli. E qui tornerò a fine luglio dopo il Giro della Val d’Aosta.” La famiglia: “preziosa, sempre vicina. E poi mio fratello Luca, che corre in squadra con me ed essendo un anno più grande non mi fa mai mancare il suo sostegno. Lui è stato essenziale alla costruzione di questo successo, trascinandosi dietro gli avversari più temibili nella prima metà della gara.” Simone, con le sue caratteristiche di scalatore, alla fine ha vinto in volata: “strano, vero? stavolta la Ciociarissima non si è decisa sulla Portella, ma sui sampietrini dell’arrivo, che comunque mi hanno favorito”. Sogna, il 21enne Simone Sterbini da Olevano Romano, e i suoi pensieri sono pieni delle salite del Tour de L’Avenir, che lo attende alla fine dell’estate, ma soprattutto del “mundial” di Ponferrada, che non vorrebbe proprio mancare. “Vincere la maglia tricolore è il viatico per partecipare all’evento più importante per la carriera di un giovane ciclista, ma l’ultima parola spetta al cittì. Il mio compito è continuare a far bene fino a quel momento, a farmi trovare in forma.” Ora, che il trionfo è arrivato proprio sulle strade di casa e il futuro da professionista assicurato per i prossimi tre anni nelle fila della Bardiani CSF, Sterbini ha tutte le carte in regola e la partita è alla sua portata. “Qualche anno fa, quando il Giro d’Italia partì da Frosinone, mischiato con migliaia di altri appassionati, sono andato a vedere la “carovana” e a fare foto con i miei beniamini. Domani potrei essere io uno di loro.” In bocca al lupo, allora. (nella foto, Sterbini alla premiazione tra il presidente della federciclismo Di Rocco, con a fianco il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, e Antonio Pirone del CR Lazio della FCI)