
Il maltempo che da giorni affligge Roma e il resto del Lazio fa sentire i suoi effetti anche sul progetto dei Valori nello Sport, costretto a riprogrammare al 14 febbraio l’incontro previsto giovedì prossimo presso l’Istituto Comprensivo “Civitella San Paolo”, a causa delle inondazioni che hanno colpito l’omonimo comune. Restano comunque in piedi gli altri quattro appuntamenti della settimana, iniziata oggi al “Chiodi” di via Appiano, nel IV municipio con l’intervento di Sergio Liani, figura di spicco dell’atletica italiana e in particolare del settore ostacoli, che Liani attraversò da protagonista negli anni ’70, succedendo in qualche misura al mitico Eddie Ottoz, del quale in seguito, nella veste di professore di educazione fisica, si è trovato ad allenare il figlio Laurent. Mercoledì il calendario si sdoppia, con le presenze di Pino Langiano e Mario Pisanti. Langiano è il coach della Lazio Pallamano, squadra che milita nella prima divisione nazionale, dove occupa le posizioni di vertice; Pisanti è un pugile pontino, campione italiano pesi piuma e protagonista del film “Mani fasciate” di Vincenzo Notaro che racconta il difficile rientro nella boxe dell’atleta dopo quattro anni di calvario in seguito ad un incidente d’auto. Pino Langiano è atteso mercoledi 5 febbraio al Comprensivo “Da Vinci” di Guidonia Montecelio, mentre Mario Pisanti salirà lo stesso giorno sul “ring” della Scuola Media “Matteotti” di Aprilia, per poi affrontare un “secondo round” due giorni dopo all’Istituto Comprensivo “Nettuno” nel comune del litorale laziale.

Si è rinnovato ieri a Fonte Nuova – SM Patrocinio San Giuseppe – l’appuntamento con il progetto I VALORI DELLO SPORT, ormai avvenimento “cult” del CONI Lazio. Ospite, stavolta, il pluricampione d’Italia Andrea Barberi nel 400 piani di atletica leggera, nonché primatista nazionale della specialità che lo ha visto spesso protagonista anche a livello internazionale. Il portacolori delle Fiamme Gialle, prendendo spunto dall’emozionante filmato delle Olimpiadi di Londra e da una videoclip che ha raccontato ai quasi trecento ragazzi le tappe salienti della sua carriera, ha illustrato con semplicità e capacità di coinvolgimento i valori dello sport dopo l’introduzione a cura del Delegato CONI di Roma Alessandro Fidotti che ha sottolineato l’importanza di un’esperienza come questa, capace di trasmettere emozioni e principi etici. A portare il saluto il saluto della città è stato il sindaco di Graziano di Buò che ha ribadito l’asse ideale e fattuale con il CONI. Per la scuola presenti molti docenti, il vicepreside Elio Nibaldi e il Professore di Educazione Motoria Mauro Tocchi. Quello che ha colpito di più è stata la compostezza degli alunni e le loro domande, sempre pertinenti e acute. La scuola ha voluto che all’incontro partecipassero anche gli alunni delle V elementari che non si sono risparmiati nel chiedere e curiosare nella vita del camnpione. Di rilievo il fatto che il San Giuseppe, nello studio del ‘900 relativo al programma di storia contemporanea, abbia voluto inserire lo sport e gli atteggiamenti non solo sportivi, ma anche etici e sociali, di alcuni sportivi, come Jessie Owens, Tommy Smith e Pietro Mennea. Questo a dimostrazione che il progetto I VALORI DELLO SPORT trova terreno sempre più fertile e che il record di adesioni che si appresta a battere altro non è che la rappresentazione lampante di come i ragazzi abbiano voglia di ispirarsi e modelli positivi. Presenti anche il Coordinatore CONI Francesco Arcuri e il Fiduciario di Mentana Silvio Izzo, accompagnato dal suo collaboratore Daniele Goretti. La mattinata, dopo due ore di botta e risposta, è terminata con la caccia all’autografo.

Tante sono le scuole raggiunte dalla nuova edizione del progetto dal momento del suo varo il 14 ottobre scorso. Tredici settimane senza pause, se si esclude il periodo delle vacanze natalizie, attraverso tutte le province del Lazio; e anche se a Roma per dimensioni ed estensione è toccata finora la parte del leone, gli altri capoluoghi non hanno sfigurato, mettendo in campo i “big” del loro territorio: da Fabrizio Donato, unica medaglia azzurra dell’atletica a Londra 2012, attivo nella sua Frosinone, all’acclamatissimo Andrew Howe, che a Rieti sta cercando il clima giusto per ritornare grande fino a uno che grande lo è già, sotto ogni aspetto, e stiamo parlando del canottiere Alessio Sartori, 2 metri di simpatia e tre olimpiadi nel curriculum con altrettante medaglie, che ha fatto visita ai ragazzi dell’I.C. Giuliano di Latina.
Nella settimana appena iniziata, oggi l’appuntamento è a Sacrofano, dove all’I.C. Padre Pio arriva Giacomo Giretto, ex centrale della Nazionale e della Roma Volley, dove ha concluso una lunga carriera nella quale ha conquistato anche un titolo mondiale nel 1994. Grande attesa per il “debutto” ai Valori di un’altra grande atleta; Elisa Blanchi, una delle “farfalle” della ginnastica ritmica azzurra e protagonista della stagione d’oro costellata di titoli mondiali e medaglie olimpiche sotto la guida della tecnica Maccarani, sarà domani all’I.C. Velletri Nord. Mercoledì torna in pista l’atletica con un atleta delle Fiamme Gialle, il quattrocentometrista di Tivoli Andrea Barberi, primatista italiano della specialità, che incontrerà gli studenti della scuola media “San Giuseppe” di Fonte Nuova. Chiuderà la settimana l’I.C. Gandhi di Roma, dove è atteso Alessandro Bottoni, uno dei più grandi specialisti del triathlon azzurro, oggi tecnico apprezzato, che parlerà di questo sport giovane e subito accolto nell’elité olimpica, a dimostrazione dell’appeal che sa esercitare su pubblico e media. (nella foto Elisa Blanchi)

Si è tenuta ieri pomeriggio a Roma la riunione della Giunta Regionale del CONI Lazio, che ha iniziato i lavori approvando i verbali della precedente riunione del 27 novembre. Esaurite le comunicazioni del presidente, si è passati alla nomina del nuovo vicepresidente vicario della Giunta. Il rappresentante per le Federazioni Sportive Gianni Biondi prende il posto del presidente regionale del CIP Pasquale Barone, che rimane comunque nell’organismo direttivo del Comitato. Per quanto riguarda la Scuola Regionale dello Sport (SRdS), il direttore pro-tempore Sergio Mignardi, considerato esaurito il suo mandato, lascia il posto a Giacomo Candeloro, mentre il ruolo di Coordinatore tecnico viene assunto da Roberto Tasciotti. Il presidente Viola ha quindi sottolineato l’importanza primaria del rapporto tra SRdS e Università per quanto riguarda progetti e corsi da effettuare. I lavori della Giunta si sono quindi conclusi alle 19.30 con l’approvazione delle delibere riguardanti il 5x1000 destinato alla società sportive, il nuovo elenco dei Fiduciari sul Territorio e la nomina degli staff tecnici provinciali, che segue quella dei Coordinatori avvenuta a dicembre.

“La Roma degli anni 50 e 60 era una città molto meno complicata, e anche fare sport era più semplice di oggi”. Giuseppe Gentile fonda il suo convincimento su un fattore inequivocabile che ha a che fare con una modernità e le sue molteplici implicazioni. “Noi ragazzi che praticavamo un’attività sportiva, ci riferivamo a un modello semplice e chiaro; era la vita stessa a suggerircelo e ciascuno lo faceva suo arricchendolo delle proprie esperienze. Oggi la maggior parte dei modelli proposti ai giovani sono preconfezionati, tipo “chiavi in mano”, e il loro è un approccio, per così dire, eterodiretto.” Gentile si riferisce naturalmente anche alla sua ormai lunga esperienza di relatore ai “Valori nello Sport”: “un progetto in grado di sollevare problematiche interessanti, se ci si preoccupa di legarle alla vita vissuta. Il “campione” è colui che sa cogliere l’interesse dei ragazzi, attraverso il racconto di vicende che possono apparire lontanissime nel tempo, ma rimangono comunque attuali.” Quelle vicende lui le avrà raccontate migliaia di volte, al punto che, dopo più di trent’anni, ha deciso di scriverci un libro. “La medaglia con(divisa)” non sembrerebbe tanto quella di bronzo che gli fu messa al collo a Messico ’68, se non ponendola sullo stesso piano valoriale di quelle di Saneev (oro) e Prudencio (argento), che in quella finale di salto triplo lo precedettero dopo una gara leggendaria, in cui per tre volte venne battuto il record del mondo. L’aspetto catartico della confessione di Gentile è facilmente intuibile, e pure una gestazione cosi lunga, che alla fine ha trovato finalmente uno sbocco, facilitata in qualche maniera dall’apparizione sul palcoscenico sportivo di un altro grande triplista come Fabrizio Donato, che non ha mai nascosto di avere avuto proprio Beppe il “modello” di riferimento. Gentile attraversò l’Olimpiade della contestazione e dei pugni chiusi, con la stessa leggerezza con la quale si staccava da terra per saltare: “Non ho vissuto la contestazione – afferma candidamente – credo perché nella mia famiglia non subivo pressioni di alcun genere, quindi non sentivo la necessità di ribellarmi”. Torna poi sull’episodio per ricordare l’amico scomparso: “Con Nelson Prudencio siamo rimasti in contatto, soprattutto epistolare, tanto che alla sua morte, due anni fa, venne una troupe di Globo Tv, la televisione brasiliana, per intervistarmi; invece con il russo Saneev non ci siamo mai più parlati.” Giuseppe Gentile non si è più ripetuto, come un’artista all’apice della creatività. Anzi, è proprio dall’arte che muove per chiarire il suo concetto di sport quale elemento di crescita individuale “più completo” in assoluto. “Anche l’artista cresce attraverso la sua abilità di esprimersi attraverso la pittura o la scultura, ma solo l’atleta cresce e si migliora ogni giorno, perché può misurarsi sia con se stesso che con l’avversario; almeno nello sport di una volta.” La precisazione merita l’approfondimento. E oggi? “ Sempre più spesso il confronto più intimo e personale, viene mediato dal denaro; scelta rispettabilissima, per certi versi inevitabile, ma pregiudizievole quante altre mai, perché in questo modo si rimane condizionati; è la crescita stessa a mutare in una involuzione individualistica che non contribuisce a fare dell’atleta un artista, se non di se stesso.”